Google annuncia il nuovo ad blocker

Building a better web for everyone

tratto da Blog.Google

La stragrande maggioranza dei creatori di contenuti online finanzia il proprio lavoro con la pubblicità. Ciò significa che si desiderano  pubblicare sui loro siti post o articoli avvincenti, utili e coinvolgenti, quel tipo di contenuto profesionale che in realtà gli utenti vogliono vedere e che sia in grado di interagire con le persone.

Ma in realtà è  fin troppo comune  che le chi naviga sul Web incontri annunci fastidiosi e intrusivi sul Web, come quelli che suonano inaspettatamente la musica, o ti costringono ad aspettare 10 secondi prima di poter vedere il contenuto della pagina.

Queste frustranti esperienze possono portare alcune persone a bloccare tutti gli annunci, creando un grande ostacolo ai creatori di contenuti, ai giornalisti, agli sviluppatori web e ai videomaker che dipendono dagli annunci per finanziare la loro creazione di contenuti. Crediamo che gli annunci online dovrebbero essere migliori.

Ecco perché abbiamo aderito a Coalition for Better Ads, un gruppo industriale dedicato al miglioramento degli annunci online. Gli annunci Better Ads Standard recentemente annunciati del gruppo forniscono indicazioni chiare, pubbliche e basate sui dati su come il settore può migliorare gli annunci per i consumatori, e oggi mi piacerebbe annunciare come pensiamo di supportarlo.

Nuovi strumenti per gli editori

Il nuovo rapporto Esperienza con gli annunci aiuta i publisher a capire in che modo gli standard Better Ads si applicano ai propri siti web. Fornisce screenshot e video di esperienze pubblicitarie fastidiose che abbiamo identificato per facilitare la ricerca e la risoluzione dei problemi. Per un elenco completo di annunci da utilizzare, i publisher possono visitare la nostra nuova guida alle best practice.

Quindi Chrome non mostrerà più inserzioni, incluse quelle di proprietà o fornite da Google, che non sono conformi agli standard della Coalition for Better Ads, consorzio che include la stessa Google, oltre a Facebook, News Corp e Unilever, con l’obiettivo di fornire linee guida chiare su come le aziende possano migliorare gli annunci per i consumatori.

Ad essere bloccate saranno, quindi, le pubblicità più fastidiose sia per desktop sia per mobile, come, ad esempio, i pop-up, quelle che riproducono automaticamente video con audio attivo o quelle che coprono parzialmente i contenuti.

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