Touchscreen (altre grafie utilizzate: “touch-screen”, “touchscreen”) non è altro che uno schermo tattile. Reagendo al tocco delle nostre dita oppure di una apposita penna questo schermo riesce a sostituire le funzioni del mouse e in molti casi anche della tastiera, Il che permette soprattutto per i dispositivi mobili e compatti di non dover dedicare spazio a tastiera, mouse e tappetini tattili ed avere quindi allo stesso tempo uno schermo più ampio a parità di spazio utile, un’interattività diretta tra utente e dispositivo, a prezzo però di una velocità di scrittura e digitazione in generale meno rapida e a volte con più alto tasso di errori.
Esistono in commercio due tipi di touchscreen che vengono installati su differenti terminali: si dividono tra resistivi e capacitivi.
Ci sono quelli che troviamo su costosi smartphone e tablet, che rispondono al minimo tocco, permettono il multi-touch e sono in genere altamente reattivo e poi ci sono quelli che hanno tempi di risposta leggermente più lunghi, che richiedono una certa pressione o l’utilizzo di una stilo.
E’ facile capire la differenza tra touchscreen resistivi e capacitivi.
Touchscreen resistivo
Il touchscreen resistivo è il tipo più comune dei touchscreen. Fatta eccezione per i moderni smartphone, tablet PC e trackpad, la maggior parte dei touchscreen sono resistivi. Il touchscreen resistivo, appunto, si basa sulla resistenza.
A questo proposito, è abbastanza intuitivo capire che la pressione permette di avere una risposta dal display.
Un touchscreen resistivo è fatto di due sottili strati separati da uno spazio sottile. Questi non sono gli strati unici nel touchscreen resistivo, ma ci concentreremo su di loro per semplicità. Questi due strati hanno entrambi un rivestimento su un lato, come due fette di pane in un sandwich.
Ciò fa sì che ai capi del circuito creatosi si produca una tensione diversa a seconda del punto in cui il dito ha toccato lo schermo: misurando questa tensione, il dispositivo elettronico su cui lo schermo è montato è in grado di determinare la posizione del dito.
Touchscreen capacitivo
Rispetto al resistivo, che si basa sulla pressione meccanica effettuata dal dito o dalla stilo, il touchscreen capacitivo fa uso delle proprietà elettriche del corpo umano. Uno schermo capacitivo è generalmente costituito da uno strato isolante, come il vetro, che è rivestito da un materiale conduttivo trasparente all’interno.
Poiché il corpo umano è conduttore, che significa che l’elettricità può passare attraverso di esso, lo schermo capacitivo può utilizzare questo conduttività come input.
Quando si tocca un touchscreen capacitivo con un dito, si causa un cambiamento nel campo elettrico dello schermo.Questo cambiamento è registrato e la posizione del contatto è determinato da un processore.
Ricordate di non fare confusione tra “resistivo” e “responsivo”
. Sono due termini simili ma hanno significati molto.Leggi anche: Internet facile: cosa vuole dire responsive